Terni subì un totale di 57
incursioni aeree di varia entità tra l’11 agosto 1943, data del primo
bombardamento, ed il 6 giugno 1944, data della liberazione. Obiettivi
principali di tali attacchi erano gli importanti scali ferroviari, le grandi
acciaierie e più in generale gli stabilimenti industriali della città, ma
l’imprecisione dei bombardamenti provocò gravi danni anche al resto della
città, specialmente nel tragico bombardamento dell’11 agosto 1943, il primo,
che causò più della metà delle vittime civili patite da Terni per incursioni
aeree: in quell’occasione, anzi, lo scalo ferroviario (l’obiettivo) fu quasi
completamente mancato, e le bombe caddero su tutta la città, provocando una
strage (anche perché il bombardamento colse la popolazione impreparata, visto
che la città non era mai stata bombardata in precedenza).
In tutto, le vittime accertate
dei bombardamenti tra la popolazione civile di Terni furono 1077 (l’1,4 % dei
circa 75.000 abitanti della città): i loro nomi sono oggi ricordati da sette
lastre metalliche esposte in Piazza San Francesco.
Gli sfollati, dopo il
terribile bombardamento dell’11 agosto 1943, furono circa 45.000, oltre la metà
della popolazione totale e più dei due terzi di quella residente nel centro,
tanto che il prefetto Antonio Antonucci commentò sconsolato nella sua relazione
al Ministero dell’Interno: «La città del
lavoro, conosciuta ovunque per la operosità tenace ed insonne dei suoi operai,
è ora divenuta una città morta».
Le aree più colpite furono,
ovviamente, la zona della ferrovia e la zona industriale tra i fiumi Nera e
Serra, ma anche i quartieri urbani di Santa Caterina, San Tommaso, Sant’Agnese
e Ponte Romano e la zona dell’Ospedale Cesare Battisti.
Secondo la II Appendice
all’Enciclopedia Italiana (Treccani) del 1948, il 12,6 % delle abitazioni di
Terni fu completamente distrutto (nel 1948, i due terzi di esse dovevano ancora
essere ricostruiti), ed il 26,8 % venne danneggiato.
Nella citata relazione del
prefetto Antonucci, invece, si calcolava che, su un totale di 2500 abitazioni
che componevano il centro abitato, circa 1200 (il 48 %) fossero state distrutte
o danneggiate dopo la sola incursione dell’agosto 1943. Secondo altre fonti, di
provenienza ignota, solo il 17 % degli edifici rimase indenne.
Andò distrutto anche
l’ospedale civile, così come diversi stabilimenti industriali (tra i quali il
poligrafico Alterocca e l’officina Bosco) nonché lo scalo ferroviario,
obiettivo dei bombardamenti. Due centrali idroelettriche furono distrutte, ed altre
due vennero gravemente danneggiate.
Nemmeno il patrimonio
artistico uscì indenne; tra le altre, venne danneggiata la chiesa di San
Lorenzo (XIII-XVII secolo) e furono distrutte la seicentesca chiesa di
Sant’Andrea (mai ricostruita: le sue rovine sono visibili ancor oggi) e la ben
più moderna chiesa di Sant’Antonio da Padova, ricostruita nel dopoguerra. Gravemente
danneggiata anche la chiesa di San Francesco, del XIII-XV secolo. Andò perduta
per sempre anche l’antica torre civica situata in Piazza della Repubblica.
CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI INCURSIONI AEREE.
DATA
|
N° BOMBARDIERI
|
TONNELLATE DI BOMBE
|
OBIETTIVO
|
VITTIME CIVILI
|
11 agosto 1943
|
44 o 72 (USAAF)
|
213
|
Scalo ferroviario
|
564
|
28 agosto 1943
|
76 (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
14 ottobre 1943
|
34 (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
9 dicembre 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario, zona industriale
|
?
|
19 dicembre 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
2 gennaio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario, acciaierie
|
?
|
16 gennaio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario, acciaierie
|
?
|
17 gennaio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
18 gennaio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
22 gennaio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
5 febbraio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
14 marzo 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
20 marzo 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
10 marzo 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scali ferroviari Tiburtino e
Littorio
|
200
|
14 marzo 1944
|
91 (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario Prenestino
|
150
|
18 marzo 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
?
|
100
|
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