martedì 16 aprile 2019

Bombardamenti di Bolzano


Bolzano, lontanissima da qualsiasi fronte di guerra, non fu minimamente toccata dagli aerei angloamericani per più di tre anni dopo l’ingresso nel conflitto: alla piccola e tranquilla città adagiata nella valle dell’Adige non sembrava ci fosse nulla da temere, vista sia la lontananza dal fronte (fino a buona parte del 1943, di fatto, la città era al di fuori del raggio d’azione sia dei bombardieri britannici provenienti dal Regno Unito, che di quelli statunitensi provenienti dal Nordafrica) sia l’apparente assenza di obiettivi d’interesse militare. Ma un obiettivo di interesse militare, invece, c’era: lo scalo ferroviario, attraverso il quale dovevano passare le truppe tedesche inviate in Italia.
Il primo bombardamento, che colpì Bolzano il 2 settembre 1943 – il giorno prima della firma dell’armistizio tra Italia ed Alleati, e sei giorni prima del suo annuncio –, fu quindi un fulmine a ciel sereno. Ne seguirono altri dodici, sempre contro lo stesso obiettivo, ma sempre comportando gravi danni anche per il centro abitato, per via della poca accuratezza dei bombardamenti.
In aggiunta ai 13 bombardamenti, vi furono anche nove attacchi di cacciabombardieri ed un totale di 472 allarmi aerei, tra il 2 settembre 1943 ed il 3 maggio 1945.
Le vittime civili dei bombardamenti, tra la popolazione di Bolzano, furono circa 200. I rifugi antiaerei, che a Bolzano erano scavati nella roccia (e dunque assai più resistenti dei rifugi sotterranei di molte altre città, che inoltre erano soggetti al rischio di crollo degli edifici sottostanti), salvarono molte vite. Molti bolzanini sfollarono sulle montagne circostanti sin dalla prima incursione.
Morì sotto le bombe anche il prefetto nazista della città (che dopo l’armistizio e l’occupazione tedesca dell’Italia era stata annessa, così come il resto dell’Alto Adige, il Trentino e la Venezia Giulia, alla Germania), Peter Hofer.
I danni materiali furono ingenti, specie se paragonati alle piccole dimensioni della città: 335 edifici rasi al suolo, 648 gravemente danneggiati, 1395 lesionati. I danni furono particolarmente gravi nella zona circostante la ferrovia, l’obiettivo degli attacchi aerei.
Gravi i danni al patrimonio artistico. Tra gli edifici gravemente danneggiati vi fu anche il Duomo, risalente al 1517: spaccato in due dalle bombe (che lo colpirono in modo particolarmente grave il 13 maggio 1944 ed il 16 febbraio 1945, e distrussero tra l’altro il pulpito tardgotico in arenaria, realizzato dallo svevo Hans von Schussenried, ed il portale ligneo del 1521, opera di Hans Haim, oltre a danneggiare diversi affreschi datati tra il XV ed il XVIII secolo), venne ricostruito nel 1948-1949. La vicina ed antica chiesa di San Nicolò (risalente al XIV secolo), semidistrutta, venne definitivamente demolita negli anni ’60 e mai più ricostruita; la Chiesa dei Domenicani, risalente al 1272, subì la distruzione degli affreschi quattrocenteschi di Guariento di Arto, di tutte le volte della navata, di gran parte della parete orientale della chiesa, di altri affreschi in facciata, controfacciata e lungo il fianco occidentale, e di metà del campanile. La trecentesca Chiesa dei Francescani, in stile gotico, perse l’intera facciata, la cantoria dell’organo, le tre cappelle laterali e la volta della navata centrale. Andarono distrutte anche le tre piccole chiesette di Santa Giustina, San Giorgio in Vanga e Sant’Osvaldo, quest’ultima mai più ricostruita.


CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI INCURSIONI AEREE.

DATA
N° BOMBARDIERI
TONNELLATE DI BOMBE
OBIETTIVO
VITTIME CIVILI
2 settembre 1943
25? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
25 settembre 1943
14 (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
4 ottobre 1943
64 (USAAF)
165
?

10 novembre 1943
75 (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
2 dicembre 1943
35 o 37 (USAAF)
94
Scalo ferroviario
45 o 68
15 dicembre 1943
53 (USAAF)
?
Scalo ferroviario
48
25 dicembre 1943
40 (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
29 marzo 1944
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
2 maggio 1944
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
6 novembre 1944
? (USAAF)
?
Centrale elettrica
?
4 gennaio 1945
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
16 febbraio 1945
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?

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