martedì 16 aprile 2019

Bombardamenti di Padova


Padova subì un totale di 24 bombardamenti aerei, dodici dei quali particolarmente pesanti, tra il dicembre 1943 e l’aprile 1945, aventi come obiettivo il suo scalo ferroviario.
Causa l’imprecisione dei bombardieri, anche il centro abitato venne devastato, specialmente nei quartieri dell’Arcella (il più colpito, praticamente ad ogni incursione: subì un tasso di distruzione del 96 %, con lo sfollamento pressoché totale degli 8500 abitanti), di Campo di Marte, di Ponte di Brenta e di Pontevigodarzere, con la distruzione di 950 case ed il danneggiamento di altre 1400.
Grave fu il tributo in vite umane: furono circa 2000 i civili padovani che persero la vita sotto le bombe (l’1,25 % di una popolazione di circa 160.000 persone), metà dei quali sono oggi tumulati nel Tempio della Pace (che fu esso stesso semidistrutto dal bombardamento del il 30 dicembre 1943, tornando agibile solo nel 1949), già sacrario dei caduti della prima guerra mondiale, le cui ossa rimasero sparse per giorni tra le macerie. Nel resto della provincia vi furono tra le 1500 e le 2000 vittime civili.
Tra gli edifici monumentali e di importanza artistica, subirono danni, sebbene non irreparabili, il Duomo (gravemente danneggiato, parzialmente scoperchiato), ed il battistero, nonché il Cimitero Maggiore (gravemente danneggiato), le chiese di San Benedetto (semidistrutta) e di Sant’Antonio, la Scuola dei Carmini ed importanti architetture civili. Fu invece quasi completamente distrutta la chiesa degli Eremitani, colpita l’11 marzo 1944, con il crollo della facciata trecentesca, della copertura della navata, della volta, dell’abside e della parete destra del presbiterio, nonché delle cappelle Dotto ed Ovetari: andarono irrimediabilmente perduti molti affreschi di Andrea Mantegna.
Altre chiese danneggiate gravemente furono quelle di San Carlo, San Giuseppe, dei Cappuccini, delle Dimesse e della Santa Trinità. Subirono danni, inoltre, il Palazzo delle Debite, il Palazzo Liviano, la Loggia della Gran Guardia, la Sala della Ragione, la Città Giardino, il Seminario.
Vennero colpiti anche l’Università, l’Ospedale Civile, l’Ospedale Psichiatrico, il Sanatorio da Monte, il carcere Parlotti, l’acquedotto.

CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI INCURSIONI AEREE.


DATA
N° BOMBARDIERI
TONNELLATE DI BOMBE
OBIETTIVO
VITTIME CIVILI
16 dicembre 1943
72 (USAAF)
200+
Scalo ferroviario
ca. 300
30 dicembre 1943
72 (USAAF)
?
Scalo ferroviario
ca. 300
7 febbraio 1944
38 o 45 (RAF)
72
Scalo ferroviario
ca. 300
11 marzo 1944
111 (USAAF)
300+
Scalo ferroviario
?
22 marzo 1944
82 (RAF)
?
Scalo ferroviario
?
23 marzo 1944
49 (RAF)
?
Scalo ferroviario
?
20 aprile 1944
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
180
14 maggio 1944
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
22 febbraio 1945
69 (RAF)
?
Scalo ferroviario
?
24 febbraio 1945
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
2 marzo 1945
? (USAAF)
?
Scalo ferroviario
?
12 marzo 1945
69 (RAF)
?
Scalo ferroviario
?

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