Reggio Calabria iniziò a
subire bombardamenti, diretti contro il suo porto ed aeroporto, fin dalla fine
del 1942, ma è soprattutto dal maggio 1943, in preparazione dello sbarco in
Sicilia, che le incursioni si fecero sempre più frequenti e pesanti; loro
obiettivo era di mettere fuori uso le infrastrutture ferroviarie e portuali di
Reggio Calabria per ostacolare l’invio di truppe e rifornimenti in Sicilia,
attraverso lo stretto di Messina (e, successivamente, per intralciarne
l’evacuazione verso il continente). I bombardamenti furono perciò violentissimi
nel luglio 1943, durante l’invasione della Sicilia, e nell’agosto-settembre
1943, con la conclusione delle operazioni in Sicilia, divennero bombardamenti
“preparatori” per lo sbarco sulla costa della Calabria (Operazione “Baytown”),
che avvenne proprio a Reggio il 3 settembre 1943. Nell’ultima fase prima dello
sbarco, alle incursioni aeree (24 in tutto) si aggiunsero anche i bombardamenti
d’artiglieria provenienti dalla sponda sicula dello stretto di Messina, ormai
in mano angloamericana.
La solita imprecisione dei
bombardamenti comportò immani distruzioni anche per il centro abitato,
soprattutto nelle zone alte e periferiche della città; i quartieri di Santa
Caterina, Arangea Tremulini e Sbarre furono completamente distrutti. Il porto
subì danni gravissimi, con la distruzione di 605 metri di banchine e 750 di
binari ferroviari. Venne duramente colpito anche il centro storico, compresa la
zona del Duomo.
Le vittime civili dei
bombardamenti, secondo una fonte, furono 918 (lo 0,70 % dei 130.000 abitanti
nel territorio comunale, e l’1,02 % dei 90.000 che risiedevano nel centro
urbano propriamente detto). Altre fonti parlano addirittura di 3986 morti e
12.043 feriti, ma tale bilancio appare esagerato, e non è chiaro quale sia la
fonte.
Gli sfollati furono almeno
35.000; secondo fonti locali, il 70 % degli edifici venne distrutto o
danneggiato.
Il patrimonio
storico-artistico di Reggio Calabria era già stato spazzato via dal terribile
terremoto del 1908, che aveva raso al suolo l’intera città; l’unico antico
edificio di importanza artistica che si fosse conservato nella sua forma
originale, la cappella del Sacramento (inizio XII secolo) annessa al Duomo,
venne colpito dalle bombe ed incendiato.
CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI INCURSIONI AEREE.
DATA
|
N° BOMBARDIERI
|
TONNELLATE DI BOMBE
|
OBIETTIVO
|
VITTIME CIVILI
|
5 dicembre 1942
|
? (RAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
3 febbraio 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
(Aerei diretti contro Messina)
|
?
|
23 febbraio 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
(Aerei diretti contro Messina)
|
?
|
1° maggio 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
Porto
|
?
|
4 maggio 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
6 maggio 1943
|
50 (USAAF)
|
110
|
Porto
|
200-250
|
20 maggio 1943
|
? (RAF)
|
?
|
?
|
?
|
21 maggio 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
Porto ed aeroporto
|
100
|
24 maggio 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
Porto
|
52
|
6 giugno 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
Porto
|
50
|
7 giugno 1943
|
? (RAF)
|
?
|
?
|
?
|
10 giugno 1943
|
? (RAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
19 giugno 1943
|
41 (USAAF)
|
?
|
Porto, scalo ferroviario, aeroporto
|
?
|
20 giugno 1943
|
? (RAF)
|
?
|
?
|
?
|
21 giugno 1943
|
? (USAAF)
|
?
|
?
|
58
|
22 giugno 1943
|
?
|
?
|
?
|
14
|
29 giugno 1943
|
? (RAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
11 luglio 1943
|
43 (USAAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
12 luglio 1943
|
89 (USAAF)
|
?
|
Porto e scalo ferroviario
|
110
|
15 luglio 1943
|
32 (RAF)
|
?
|
Porto, aeroporto e scalo ferroviario
|
?
|
16 luglio 1943
|
100+ (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
17 luglio 1943
|
? (RAF)
|
?
|
?
|
?
|
23 luglio 1943
|
? (RAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
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