martedì 16 aprile 2019

Bombardamenti di Avellino


Avellino, risparmiata dai bombardamenti fino all’armistizio di Cassibile, venne bombardata il 14 settembre 1943 da 36 bombardieri statunitensi. A differenza della maggior parte dei bombardamenti delle città italiane, non si trattò di un bombardamento strategico – volto cioè a colpire le infrastrutture od il sistema produttivo, a grande distanza dal fronte – bensì di un bombardamento tattico, a diretto supporto dell’avanzata delle truppe statunitensi in Campania; di tipo tattico erano gli obiettivi: strade, ponti, postazioni d’artiglieria, crocevia stradali, attendamenti, comandi e retrovie tedesche.
Vi furono inoltre altre incursioni aeree il 15, 17, 20 e 21 settembre.
Varie fonti locali parlano di 3000 vittime, cifra riportata nella Medaglia d’Oro al Valor Civile conferita alla città, ma questo appare un numero esagerato, come già riscontrato nelle motivazioni di altre onorificenze conferite ad altre città bombardate. L’«Elenco delle vittime dei bombardamenti aerei sulla città di Avellino – Settembre 1943», editore Pergola, pubblicato ad Avellino nel 1951 (una copia è conservata presso la biblioteca provinciale S. G. Capone di Avellino, che qui si ringrazia), riporta i nomi di 362 vittime nei bombardamenti sulla città.
Non sono stati trovati dati precisi sui danni materiali subiti dalla città.

CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI INCURSIONI AEREE.

DATA
N° BOMBARDIERI
TONNELLATE DI BOMBE
OBIETTIVO
VITTIME CIVILI
14 settembre 1943
36 (USAAF)
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Obiettivi tattici
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15 settembre 1943
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17 settembre 1943
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20 settembre 1943
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21 settembre 1943
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