Verona subì numerosi e
pesanti bombardamenti, tra il settembre 1943 e l’aprile 1945; la maggior parte
di essi avevano come obiettivo lo scalo ferroviario, ma gran parte delle bombe,
per l’imprecisione dei sistemi di puntamento del tempo, cadde su tutta la
città, devastandola. Alcune fonti sostengono che concausa dei bombardamenti fu
la presenza in città di molti comandi militari tedeschi e di cinque ministeri
della Repubblica Sociale Italiana.
Un libro di storia locale,
che dettaglia le incursioni sulla città, parla di almeno 500 vittime civili
negli attacchi del 21 ottobre 1940, 28 gennaio 1944, 8 febbraio 1944, 11
ottobre 1944, 28 marzo 1944, 5 luglio 1944, 12 febbraio 1945, 11 marzo 1945, 6
aprile 1945; non sono però indicate le perdite umane per i bombardamenti ed
attacchi del 22 marzo 1944, 6 luglio 1944, 13 luglio 1944, 17 settembre 1944,
10 ottobre 1944 , 6 novembre 1944, 29 dicembre 1944, 4 gennaio 1945 (il più
grave), 8 febbraio 1945, 23 febbraio 1945, 24 febbraio 1945, 27 febbraio 1945,
28 febbraio 1945, 3 marzo 1945, 8 settembre 1945, 9 settembre 1945 e 20 aprile
1945. Per almeno quattro o cinque degli attacchi per i quali il bilancio non è
specificato si parla di vittime numerose, senza però dirne il numero.
Secondo l’Istituto
Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, le vittime
civili dei bombardamenti su Verona furono circa 700 (lo 0,4 % dei circa 175.000
abitanti dell’epoca).
Da uno studio compiuto nel
1960 risulta che 19.000 famiglie veronesi rimasero senza un tetto a causa dei
bombardamenti.
I danni più ingenti
riguardarono le zone ferroviarie ed industriali, ma subirono danni anche i
quartieri centrali; furono distrutti o danneggiati 7000 edifici (11.627 vani
completamente distrutti, 8347 gravemente danneggiati), cioè il 44 % di quelli
esistenti.
Ingenti anche i danni al
patrimonio artistico e monumentale. Fu gravemente danneggiato il complesso
formato dalla Biblioteca Capitolare e dal Chiostro dei Canonici (completamente
ricostruiti nel dopoguerra), così come la chiesa ed il convento di San
Bernardino (semidistrutti ma poi ricostruiti), la chiesa dei Santi Apostoli
(gravissimi danni sul lato settentrionale, riparati nel dopoguerra), la chiesa
di San Fermo (con la istruzione del chiostro), la chiesa di San Giovanni in
Valle, la chiesa di San Lorenzo. La chiesa dei Filippini fu quasi completamente
distrutta, e venne ricostruita con l’impiego degli elementi architettonici
essenziali, recuperati dalle macerie. Furono danneggiate anche le chiese di San
Giovanni in Ponte, San Giovanni in Foro, Santa Maria in Organo, Santi Nazaro e
Celso, degli Scalzi.
Subirono inoltre
danni gravissimi la Biblioteca Civica
(in parte sistemata nell’ex chiesa di San Sebastiano) ed il Castelvecchio, del
quale crollò quasi completamente l’ala contenente la Sala della Musica, il
tutto ricostruito nel dopoguerra. Molto gravi anche i danni riportati da
Palazzo Lisca (fu scoperchiato il salone d’onore), Palazzo Canossa (crollò la
volta del salone centrale, decorato da un affresco del Tiepolo), Palazzo Giusti
del Giardino, Palazzo Orti-Manara in via Orti-Manara, Palazzo Orti-Manara in
Stradone Porta Palio, l’Accademia delle Scienze e l’Accademia Virgiliana,
nonché la Biblioteca Capitolare, il Lazzaretto e la Dogana.
L’Arena di Verona non fu
invece mai colpita; venne trasformata in una sorta di grande rifugio antiaereo,
con l’installazione di protezioni antiaeree provvisorie.
La bella stazione
ferroviaria di Porta Nuova, obiettivo principale di molti dei bombardamenti, fu
completamente distrutta, ed andò irrimediabilmente perduta.
CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI INCURSIONI AEREE.
DATA
|
N° BOMBARDIERI
|
TONNELLATE DI BOMBE
|
OBIETTIVO
|
VITTIME CIVILI
|
21 ottobre 1940
|
? (RAF)
|
?
|
?
|
3
|
25 settembre 1943
|
6 (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
0
|
28 gennaio 1944
|
120 (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
160-200
|
8 febbraio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
ca. 100
|
14 febbraio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
22 marzo 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
28 marzo 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
47+
|
5 luglio 1944
|
90 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
50
|
6 luglio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
13 luglio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
10 ottobre 1944
|
33 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
11 ottobre 1944
|
67 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
ca. 50
|
18 novembre 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
19 novembre 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
Officine riparazioni ferroviarie
|
?
|
4 gennaio 1945
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
centinaia?
|
8 febbraio 1945
|
78 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
3-4?
|
12 febbraio 1945
|
73 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
ca. 20
|
23 febbraio 1945
|
73 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
24 febbraio 1945
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario e officine
riparazioni ferroviarie
|
?
|
27 febbraio 1945
|
81 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
28 febbraio 1945
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
2 marzo 1945
|
77 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
8 marzo 1945
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
?
|
11 marzo 1945
|
72 (RAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
ca. 10
|
6 aprile 1945
|
? (USAAF)
|
?
|
Scalo ferroviario
|
ca. 20
|
23 aprile 1945
|
? (USAAF)
|
?
|
Aeroporto
|
?
|
24 aprile 1945
|
? (USAAF)
|
?
|
Aeroporto e scalo ferroviario
|
?
|