Reggio Emilia subì diversi
bombardamenti, in quanto sede delle officine Reggiane, produttrici di aerei da
caccia per la Regia Aeronautica (e poi per l’Aeronautica Nazionale Repubblicana
e la Luftwaffe). Le incursioni provocarono i danni maggiori nella zona
industriale (lo stabilimento delle Reggiane, obiettivo principale di molte
incursioni, venne completamente distrutto) ed in quella ferroviaria, ad est del
fiume Crostolo ed a nord della via Emilia. Le case completamente distrutte in
questi quartieri furono 180, e quelle gravemente danneggiate 650. Danni furono
però provocati dalle bombe anche in altre parti della città.
Durante la guerra vi
furono ben 1160 allarmi aerei e 81 incursioni effettive, con lo sgancio di
22.000 bombe.
Le vittime civili furono
450 (più della metà delle quali nel bombardamento dell’8 gennaio 1944, il più
pesante ed impreciso: molte bombe caddero su tutta la zona nordorientale della
città, colpendo anche due ospedali ed un rifugio antiaereo), cioè lo 0,45 % dei
circa 100.000 abitanti dell’epoca, mentre i feriti furono 550.
CRONOLOGIA DELLE PRINCIPALI INCURSIONI AEREE.
DATA
|
N° BOMBARDIERI
|
TONNELLATE DI BOMBE
|
OBIETTIVO
|
VITTIME CIVILI
|
15 luglio 1943
|
? (RAF)
|
?
|
Centrale elettrica
|
4
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16 luglio 1943
|
19 (RAF)
|
?
|
Centrale elettrica
|
7
|
7 gennaio 1944
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26 (RAF)
|
?
|
Stabilimento Reggiane
|
68
|
8 gennaio 1944
|
109 (USAAF)
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325
|
Stabilimento Reggiane
|
196 o 261
|
30 aprile 1944
|
60 (USAAF)
|
?
|
Stabilimento Reggiane
|
93
|
2 maggio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
(Aerei diretti contro Parma)
|
3
|
13 maggio 1944
|
? (USAAF)
|
?
|
(Aerei diretti contro Parma)
|
4
|
14 maggio 1944
|
70 (USAAF)
|
?
|
Aeroporto
|
22
|
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